Sul perchè ad un’azienda (non) conviene aprire un conto con Banca IntesaSanPaolo

Titolo lungo, dove di poetico c’è poco 🙂

In questo articolo, di getto, voglio raccontare la mia esperienza con Banca IntesaSanPaolo, premettendo che sono (felice) correntista con una banca del gruppo, la Carisbo, da oramai oltre 10 anni.

Abbiamo aperto un conto aziendale nel 2011 presso una filiale BancaIntesa a Roma e, onestamente, pur essendo la nostra referente una persona molto gentile e cordiale non ho mai trovato un vero valore aggiunto a livello di servizi e proposte. Sono tutte così, diranno alcuni di voi; siamo solo dei numeri, risponderanno altri ..

Vero, forse siamo solo numeri.

Più per curiosità che altro, a fine agosto con i soci di Evermind abbiamo deciso di valutare la possibilità di aprire un fido; per questo motivo, ad inizio settembre telefono in filiale e mi viene risposto che non possono dirmi quanto costa aprire e/o gestire il fido, perchè prima devono calcolarmi il rating dell’azienda. Benissimo; ovviamente per poter calcolare il rating dell’azienda, serve una tonnellata di documentazione 🙂

Fornisco tutta la documentazione necessaria oramai due mesi e mezzo fa, da lì il buio più assoluto.

Telefonate, mail, tutte le settimane cerco di mettermi in contatto con qualcuno in filiale che possa darmi delucidazioni – niente.

Stremato dalla situazione, decido di “ricordare” tramite twitter all’istituto bancario che sono ancora in attesa di una risposta. Dopo circa una settimana, ricevo una telefonata da un dipendente di BancaIntesa che non avevo mai sentito. Anche lui molto gentile, mi spiega (con un forte accento romano) che si scusava per il ritardo, che sono oggetto di ri-organizzazione aziendale, che hanno avuto dei problemi, bla bla bla. Mi premeva spiegargli che capivo le loro difficoltà di lavoratori, che capivo tutte le problematiche che potevano incontrare, ma che avrebbero comunque potuto avvisarmi di eventuali ritardi e/o problematiche. Alla fine della telefonata, mi assicura che si sarebbe impegnato personalmente per calcolare il rating entro il venerdì successivo (7 novembre).

Son passate (quasi) altre due settimane ed ancora non è stato tirato fuori sto benedetto numero.

Siamo numeri.

Ora, Evermind è un’azienda è in salute, non ha alcun bisogno di fidi e/o prestiti, ma la domanda è: se fosse stata un’azienda con problemi di liquidità gravi, come avrebbe potuto risolverli?

Probabilmente sarebbe fallita.

Grazie BancaIntesa, noi cambiamo banca 🙂