Si parla tanto delle banche. Lo si fa prevalentemente per lamentare la chiusura e la difficoltà dell’accesso al credito. Di certo, però, quando si parla di banche lo si fa sempre poco nel raccontare qual è la quotidianità e l’operatività con le banche ..
Verso metà luglio ero a Roma in trasferta per lavoro e , con Biagio, avevo necessità di fare degli acquisti per l’azienda. Giunto alla cassa, al momento di pagare porgo il bancomat dell’azienda e il tipo mi dice: “mi spiace carta rifiutata”. Come? (penso) … mah, vabbè pago con la carta di credito aziendale …
Mi era però rimasto questo tarlo .. .com’è possibile carta rifiutata? la carta scade nel 2020, in rosso non siamo mai stati … boh! Pochi giorni dopo il tarlo diventa un pensiero fisso e decido di chiamare la nostra referente in banca.
Cosa scopro?
Con sommo stupore scopro che la carta ci è stata revocata. Revocata? Si revocata, perchè era una carta vecchia e l’istituto ha deciso di sostituirle tutte. Le abbiamo inviato un messaggio tramite home banking per avvisarla. Home banking? Messaggio? Revocata?
Ma stiamo scherzando?
Cioè se vado in rosso di mezzo centesimo mi telefonate, inviate raccomandate a casa, riscossione coatta e chi più ne ha più ne mette .. e poi mi revocate una carta aziendale così? Boh vabbè, dico, guardi lascio correre; possiamo riavere il bancomat?
Sig. Biacca adesso il bancomat è una carta evoluta, sa, può fare questo, questo e quest’altro e costa 3 euro al mese. Non saprei.
Non sa?
Scusi , ma io ho necessità del bancomat aziendale per cui, a prescindere dal costo, le chiedo di poterlo riavere anche prima di subito ..
Dunque, siamo all’8 agosto. Questo bancomat ancora non ce l’abbiamo. Motivo? Eh, perchè la banca si affida a non si sa quale azienda che li fornisce e quest’ultima è andata in sovraproduzione e non può rifornire tutte le filiali.
Quindi, tu banca decidi (da mesi) di revocare tutte le carte bancomat a tutti i tuoi clienti. Dopo mesi , tu banca non puoi ridare uno strumento , che nel frattempo sto pagando, al tuo cliente per una tua colpa.
Ecco, preferirei non ci si concentrasse tanto sull’accesso al credito, quanto piuttosto nel cercare di snellire le sovrastrutture e la burocrazia nell’operatività quotidiana.
Sarebbe già un grandissimo successo