La combustione della visione collettiva

Il 2016 ha oramai lasciato il passo ed è stato certamente un anno intenso ed a suo modo importante , soprattutto se guardiamo alle innumerevoli attività che abbiamo condotto con tutti i professionisti che gravitano nel network di Evermind.

E’ stato anche un anno difficile, di forte impatto emotivo, che lascia dentro di me un velo di tristezza perchè ho visto sempre più evidente quanto oramai la grande massa tende sempre più a curare i propri interessi , sempre meno guardando con convinzione a quel bene comune oramai perso nei meandri dei racconti dei nostri nonni (e genitori).

La visione collettiva, quella bellissima sensazione di unità e gruppo solidale che collabora e condivide quotidianamente sforzi per poter giungere ad un obiettivo di più alto respiro, diventa sempre più difficile da concretizzare.

Eppure, soprattutto grazie alla II edizione del Festival dell’Ospitalità che si è tenuta a Scilla, voglio ripartire da quella (piccola, piccolissima) nicchia di persone e professionisti che ancora ci credono. Giovani e meno giovani che hanno dentro il sacro fuoco del rispetto per il lavoro altrui e la responsabilità verso il proprio territorio.

Perchè se è vero che dire “grazie” oggi è un’azione rara, è anche vero che non ci si può lasciar prendere dalla troppo semplice lamentela (oramai sport nazionale). Bisogna sempre cercare di remare , anche se contro-corrente, tenendo la barra del timone ben salda; alla lunga, prima o poi, riusciremo nell’intento – per molti utopico – di lasciare ai nostri figli un mondo migliore 🙂

Buon 2017